Partiamo dal presupposto che in Italia e' molto complicato spiegare alle persone (sopratutto agli addetti ai lavori) che cosa sono le Idol Giapponesi. Di conseguenza la stampa specializzata ignora completamente questo fenomeno della cultura Pop Nipponica prediligendo altri argomenti sui quali sarebbe meglio metterci una pietra sopra (vedi il Post Punk Revival). Ma partiamo dalle origini storiche del fenomeno che risalgono al lontano 1964. In quel periodo meraviglioso all'inizio degli anni 60 in Europa erano molto in voga le Popstar Teenager (Sylvie Vartan, France Gall, Lulu, Rita Pavone ed altre ancora)un fenomeno inarrestabile e destinato ad essere esportato anche in paesi più' lontani. L'inizio di tutta questa storia nel lontano Giappone va accreditato ad un film dal titolo "Cerchez l'idole" protagonista del film la giovanissima Sylvie Vartan che nel giro di poco tempo divenne una celebrità' nel paese del Sol Levante. A questo punto entra in gioco un lungimirante impresario discografico Giapponese che visto il successo del film e di Sylvie Vartan penso' di creare una categoria di giovani Popstar sul modello Europeo chiamandola con il nome di Idol. Se inizialmente le prime Idol erano una brutta copia di quelle Europee (sopratutto quelle Francesi) con il passare del tempo il fenomeno Idol e' stato completamente assorbito dalla cultura Pop Giapponese e negli ultimi anni si sta diffondendo su scala momdiale. Ricordiamo tra l'altro che l'unico festival dedicato alla cultura Idol al di fuori del Giappone (Monster of Dolls) si svolge in Italia. Dopo tutto questo Spiegone torniamo ai giorni nostri e parliamo di Soleil. Questa giovane ragazza degli anni 2000 e' una Idol del tutto particolare e possiamo definirla come Retro Idol o se volete una definizione più' colta come Mod idol (Mod inteso come modernista) in pratica una ennesima operazione commerciale ragionata al contrario di come si fa' in occidente. Con il titolo di" Lollipop Sixteen" il quarto album di Soleil e' la dimostrazione che gli anni 60 non finiranno mai e che la freschezza di quel periodo e' ancora viva e vegeta nell'underground. La maggior parte degli arrangiamenti dei brani di "Lollipop sixteen" sono presi da classici della Beat Culture e rimandano direttamente al periodo della Swinging London ed al French Pop. Tutto questo unito all'estetica Kawaii del personaggio di Soleil crea uno strano cocktail che risulterà' molto difficile da digerire per il fandom delle moderne Idol Punk Rock, Metal ed Indie degli anni 2000.
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